L’arcipelago delle Pontine – al largo del golfo di Gaeta, nel Mar Tirreno – è composto da 6 isole e numerosi scogli e isolotti. Poco conosciuto e spesso ignorato dalle rotte classiche, è riuscito così a mantenere inalterato il fascino delle sue coste.
Le isole principali sono tre: Ponza dalle alte scogliere a picco sul mare, Ventotene riserva e area naturale marina protetta e Palmarola selvaggia e quasi disabitata. Gavi è un piccolo isolotto che fa da appendice a Ponza mentre Zannone e Santo Stefano sono visitabili solo con una guida.
In questo articolo parliamo di:
Perché visitare le isole Pontine in barca a vela
Oltre alla bellezza di scoprire queste terre dal mare e al fascino di navigare sospinti dal vento, ti consigliamo una vacanza alle le isole Pontine in barca a vela soprattutto per due motivi.
- Le isole sono piccole e in estate si riesce ad apprezzare il volto migliore delle baie quando si svuotano e si può stare in rada a godersi il tramonto (o l’alba, a seconda del lato dell’isola in cui hai dato ancora). L’atmosfera di quei momenti è magica.
- Le isole hanno origine vulcanica e le modificazioni geologiche hanno creato spettacoli naturali magnifici – sia fuori che dentro l’acqua – raggiungibili solo via mare.
Isole Pontine: 10 spiagge che puoi vedere solo solo in barca
1. Chiaia di Luna: è la spiaggia più famosa e fotografata di Ponza. La forma e il colore richiamano quella di una falce di luna in una notte chiara d’estate. La ghiaia bianca regala al mare un colore turchese brillante. Un tempo era la spiaggia principale dell’isola e si raggiungeva attraversando un tunnel costruito in epoca romana. Oggi la spiaggia non è più agibile per pericolo crolli e l’unico modo di ammirare la baia è dal mare.
2. Faraglioni di Lucia Rosa: la falesia si tuffa nel mare formando scogli e lasciando passaggi attraversabili solo a nuoto. Lo spettacolo continua sott’acqua con cunicoli e grotte con piccole spiagge di ciottoli.
3. Arco naturale: detto anche “u’spacc purp” (spacca polpi) è una formazione rocciosa alta circa 30 metri. Se decidi di passare sotto l’arco a nuoto o con il tender, ricordati di esprimere un desiderio. La tradizione dice che si avvererà.
4. Cala Inferno: si raggiunge solo in barca e serve rispettare una distanza dalla scogliera anche per la balneazione, ma lo spettacolo delle bianche pareti rocciose vale una sosta. Quello che ammiriamo oggi è ciò che rimane di un cono vulcanico eroso dalla potenza del mare.
5. Cala Core: è una baia di rocce di tufo esposta a est che prende il nome da una colorazione scura su una parete che ricorda la forma di un cuore. Custodisce la grotta degli smeraldi, una cavità con una bassa entrata che si apre subito in una volta alta dieci metri. Gli amanti dello snorkeling devono fare un tuffo al vicino Faraglione del Prete, uno dei fondali più belli dell’isola.
6. I faraglioni della Madonna: prendono il nome dalla piccola cappella scavata nella roccia e sono un sipario che si apre sullo spettacolo delle Grotte di Pilato. Si tratta di cunicoli scavati nella roccia in epoca romana – visitabili solo in barca – collegati a una piscina centrale sul cui fondo sono stati trovati colonne e marmi antichi.
7. Cala Brigantina: ci spostiamo a sud dell’isola di Palmarola per dare ancora e scendere a fare due passi su questo piccolo lembo di spiaggia, un tempo rifugio per pirati. A nuoto invece cerchiamo l’arco sommerso, una conformazione rocciosa qualche metro sotto il pelo dell’acqua, gioia di cernie, saraghi e apneisti.
8. Cala del Porto: un’incantevole cala di ciottoli misti a sabbia, dal fascino selvaggio e incontaminato, protetta dall’alto Faraglione di San Silverio. Sulle pareti si aprono decine di grotte di tufo scavate secoli fa dagli agricoltori.
9. La Forcina: la parete di questa baia è un libro di geologia aperto davanti agli occhi di chi sa leggere il linguaggio delle stratificazioni laviche depositate nel tempo. Le sue acque protette offrono un ancoraggio perfetto quando i venti spirano da Ovest.
10. La Cattedrale: all’estremo nord dell’isola svetta la baia più scenografica di tutta Palmarola. Le pareti slanciate verso l’alto e le rocce scavate ad arco, danno un tono solenne a questa spettacolare architettura della natura.
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